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Visualizzazione dei post da febbraio, 2025

INAMMISSIBILE LA QUESTIONE SULL’ESENZIONE ICI PER GLI IMMOBILI RELIGIOSI AD “USO MISTO”

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La Corte Costituzionale, con la sentenza n. 20 del 20/02/2025, ha dichiarato inammissibile la questione di legittimità costituzionale dell’art. 7, comma 1, lett. i), del d.lgs. n. 504 del 1992, sollevata dalla Corte di giustizia tributaria di secondo grado del Piemonte. Quest’ultima aveva contestato la norma nella parte in cui, con riferimento alle disposizioni del Concordato lateranense e alle modifiche successive, non la riconduce all’art. 117, primo comma, della Costituzione, bensì all’art. 7, secondo comma, che disciplina i rapporti tra Stato e Chiesa cattolica attraverso i Patti Lateranensi. La questione riguardava l’ICI sugli immobili ecclesiastici a “uso misto” (parzialmente destinati a fini religiosi e parzialmente a scopi commerciali), ma accatastati unitariamente. Si sosteneva che la norma non consentisse, ai fini dell’esenzione d’imposta, la distinzione delle superfici in base alla loro reale destinazione. La Corte Costituzionale ha ritenuto che il quadro normativo fosse sta...

Telefisco 2025: Chiarimenti e criticità sui tributi locali

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L'evento Telefisco 2025 ha fornito importanti chiarimenti su diversi aspetti dei tributi locali, con particolare attenzione all'Imposta di soggiorno e al Canone Unico Patrimoniale. Le risposte fornite dai rappresentanti del Dipartimento delle Finanze e della Giustizia tributaria offrono spunti di riflessione per gli operatori del settore, soprattutto in relazione agli aspetti sanzionatori e interpretativi della normativa vigente. Imposta di soggiorno: profili sanzionatori e principio di proporzionalità Uno dei temi più rilevanti affrontati riguarda il regime sanzionatorio applicabile in caso di omessa o infedele dichiarazione dell'imposta di soggiorno. Il punto centrale della discussione è stato il calcolo della sanzione nel caso in cui l'imposta sia stata versata nei termini, ma senza la presentazione della relativa dichiarazione. L'Amministrazione finanziaria ha chiarito che l'importo della sanzione deve essere commisurato all'imposta dichiarata, indipende...

Comuni chiamati ad approvare le aliquote IMU: le nuove regole del MEF e gli obblighi per gli uffici tributari

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La Legge di Bilancio 2020 (legge n. 160/2019) ha introdotto una significativa modifica nel sistema dei tributi locali, consentendo ai Comuni di diversificare le aliquote IMU per specifiche categorie di immobili. Dopo un lungo iter normativo e diversi ritardi, il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) ha completato il quadro con il decreto ministeriale del 6 settembre 2024, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 18 settembre. Ora, i Comuni e i loro uffici tributari sono chiamati a rispettare una serie di adempimenti, con scadenze precise e un nuovo meccanismo di approvazione del prospetto delle aliquote. Vediamo nel dettaglio come funziona e quali sono i passaggi da seguire.   La Legge di Bilancio 2020: il quadro normativo di partenza La Legge di Bilancio 2020 ha stabilito un’aliquota base dell’IMU dello 0,86%, con la possibilità per i Comuni di aumentarla fino all’1,06% in via ordinaria. Nei casi in cui il Comune avesse già incrementato l’aliquota TASI dello 0,8 per mille...